giovedì 9 gennaio 2025
lunedì 30 dicembre 2024
CIAO MARIO!

CIAO PAPÀ MARIO
Mi accorgo solo ora che l'unica figura maschile alla quale mi sono afferito per una vita intera, è mio padre. Inconsciamente, o forse no, è sempre stata la mia fonte di ispirazione.
Se lo dovessi descrivere a chi non l'ha conosciuto, probabilmente userei solo superlativi.
Già, mio papà è stato un grande uomo. Una di quelle persone che non puoi non amare, da subito.
Anche dopo il primo incontro, riusciva a trapassare l'anima delle persone.
Nella sua fondatezza di integerrimo lavoratore brianzolo, manteneva una modernità e un'arguzia di pensiero sorprendenti per la sua età. Questa sua freschezza, lo rendeva clamorosamente amato dai più giovani.
Lo osservavo nei rapporti con i miei figli adolescenti e capivo che, nonostante le sue novantaquattro primavere, manteneva una modernità e un approccio contemporaneo e attuale, così da risultare un faro anche per loro. "Và che il nonno è troppo avanti", spesso dicevano.
Io e i miei fratelli abbiamo avuto il privilegio di averlo per noi tutti i giorni, per tutta la vita.
Un uomo profondo. Libero da pregiudizi, mode effimere e facili pensieri sciocchi.
Un trascinatore, anticonformista, colto, retto, illuminato, tenace, caparbio, leale, intellettualmente onesto e integro moralmente.
Tra gli altri, aveva tre pilastri su cui ha basato la sua vita: l'amore sconfinato per la sua Famiglia, una passione incredibile per il lavoro e il culto per lo sport e la vita sana.
Se dovessi ora scegliere un aggettivo che lo descriva, direi "passione". L'ha messa in ogni benedetta cosa che ha fatto o ha detto.
Forse questo è stato il suo segreto. La passione è stato il suo valore aggiunto.
Grazie papà.
#sonoquelchesono #marioriva #papà
Ciao! Hai scritto un bellissimo ricordo di tuo padre, Mario. È un testo molto toccante che trasmette chiaramente l'amore e l'ammirazione che provavi per lui. Tradurlo in inglese mantenendo la stessa intensità emotiva è una sfida, ma farò del mio meglio.
Ecco una possibile traduzione del tuo testo in inglese:
Hello Dad Mario,
I’m only now realizing that the only male figure I’ve looked up to my entire life is my father. Unconsciously, or perhaps not, he has always been my source of inspiration.
If I had to describe him to someone who didn’t know him, I would probably only use superlatives.
Yes, my dad was a great man. One of those people you can’t help but love, right away.
Even after the first meeting, he could touch people's souls.
In his groundedness as an upright Brianza worker, he maintained a modernity and wit of thought surprising for his age. This freshness of his made him overwhelmingly loved by younger people.
I observed him in his relationships with my teenage children and understood that, despite his ninety-four years, he maintained a modernity and a contemporary and current approach, so as to be a beacon even for them. "Wow, grandpa is way ahead of his time," they often said.
My siblings and I had the privilege of having him with us every day, for our entire lives.
A profound man. Free from prejudices, fleeting fads, and shallow, foolish thoughts.
A charismatic leader, nonconformist, cultured, righteous, enlightened, tenacious, stubborn, loyal, intellectually honest, and morally upright.
Among other things, he had three pillars on which he based his life: an boundless love for his Family, an incredible passion for work, and a devotion to sports and a healthy life.
If I had to choose one adjective to describe him now, I would say "passion." He put it into every blessed thing he did or said.
Perhaps this was his secret. Passion was his added value.
Thank you, Dad.
#iamwhatiam #marioriva #dad
lunedì 23 marzo 2020
MIO PADRE VS RESTO DEL MONDO (MH OK)
Matteo Riva e Silvia Della Torre hanno condiviso un post.
Cronaca quotidiana di un Munsciasc in tempo di coronavirus.
Io: "no papà...non si può. Non puoi uscire."
Lui: "Ma mi a vò no in macchina! A vò in bicicleta."
Io: "ok.... ma non c'è il blocco delle auto papà. Non puoi uscire di casa. Devi stare a casa"
Lui: "chi l'è ca l'ha di ???"
Io: "È un'ordinanza del Governo. Si esce solo per ragioni di necessità...e poi il tuo parrucchiere è chiuso in questi giorni."
Lui: "Alura se mi vori fa' un gir in paes podi no!"
Io: "no, meglio di no"
Lui: "Ma han di' in televisiun che sa po' anda' a fa' la spesa"
Io: "Devo già andare io. Dimmi cosa vuoi? Te lo prendo io!"
Lui: "No, no. G'ho bisogn nient. Sun a post"
Naturalmente mio padre è informato su tutto. Sa più cose di me. Guarda tg e dibattiti televisivi. È un novantenne brillante, Lui. Guida ancora l'auto e va ancora in bicicletta. E io lo capisco. Capisco tutti i pensionati che in questi giorni girano in bicicletta. Ne hanno viste tante nella loro vita. Hanno superato guerre, miserie, malattie e fame. l'Italia l'hanno costruita loro. Case, strade e opportunità di una vita migliore per noi figli e per i nipoti. Degli highlander invincibili ai quali "qualcuno" adesso dice che non possono uscire di casa! Non possono percorrere le strade che hanno costruito loro. Non possono andare dal giornalaio. E io capisco che per loro è più difficile da accettare. Vedo tutti i giorni orgogliose e autonome pensionate avanzare impavide per la strada. Mascherina sulla faccia come se fosse un elmo. Trolley per la spesa come se fosse una spada. E mi verrebbe voglia di dire loro dal balcone: "Signora stia a casa che è più sicuro". Ma poi penso che da estraneo non ho nessun diritto di dire a una donna che potrebbe essere mia madre quello che deve o non deve fare. Sono fatto così.
Sta a noi nella funzione di figli o di nipoti prenderci cura dei nostri "vecchietti". Convincerli a stare a casa. Prenderci cura delle loro esigenze. Proteggerli e coccolarli. Come loro han fatto con noi per tanti e tanti anni.
"Papà! Sta' a ca' bel tranquill !!!'
#sonoquelchesono