Grande Iano, ideatore di questa bella iniziativa.
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domenica 5 aprile 2020
lunedì 9 dicembre 2019
IL VALORE ASSOLUTO di Massimiliano Riva (MH NO)
IL VALORE ASSOLUTO.
Tutte le mattine di Natale e tutte le mattine di Pasqua, se volevi incontrarci, ci trovavi al cimitero cittadino. Per me e mio fratello è stato un appuntamento fisso per anni. Da quando eravamo piccoli fino a non molto tempo fa, finita la messa, mio padre ci portava là a trovare i nonni. Ricordo perfettamente, come se guardassi un film in bianco e nero, noi tre insieme mentre camminiamo lungo i vialetti del cimitero. Mio padre al centro, io e Teo al suo fianco. Mio padre ha sempre avuto un profondo rispetto per la memoria di chi non c'è più. Venire a onorare chi l'ha accompagnato per tutta una vita è per lui un valore assoluto. Un valore da coltivare, condividere e trasmettere. E la cosa che più mi sorprende ripensando a quei momenti è lo spirito con cui mio padre entrava con noi in cimitero. Mai triste, mai con quella mesta aria di sofferenza e dolore che l'iconografia del visitatore di cimitero prevede. Lui lo faceva col sorriso e la gioia di chi va' a trovare un parente a casa in un giorno di festa. E nel camminare ogni tanto si fermava davanti a qualche tomba. Si faceva il segno della croce e....."... ragazzi questo era un mio amico. Da giovani ne abbiamo fatte di tutti i colori..." e partiva col racconto dell'aneddoto di quella volta che l'hanno combinata grossa. Altri quattro passi e... "Questo signore faceva il medico. Lo conoscevo molto bene. Una brava persona. Qualche volta siamo andati allo stadio insieme." Per tanti volti nelle fotografie sui monumenti aveva un ricordo. È a me sembrava che conoscesse tutti e per tutti aveva ricordi e parole di rispetto. La sua storia, il suo vissuto e le sue memorie era come se in quel luogo fossero state cristallizzate per rimanere eterne. Arrivati alla tomba dei nonni mio padre tirava fuori straccio e scopetta e insieme pulivamo la tomba dagli aghi di pino. Un atto d'amore verso i suoi genitori e forse un modo per mio padre di restituire loro una parte di premure, attenzioni e affetto ricevuti in vita.
Questa sua maniera di fare visita ai defunti me l'ha trasmessa. Quando entro in cimitero mi pervade un senso di pace e serenità. So che lì posso parlare e salutare chi mi ha accompagnato per tutta la vita. E i miei occhi non vedono le sbiadite foto di persone defunte ma storie di persone con colori ancora vividi. Persone che vivranno in eterno nel mio cuore.
Adesso sono anni che non andiamo più insieme. Il matrimonio e i figli mi hanno portato in dote nuove abitudini. L'abitudine di una visita in cimitero però, quella no, non l'ho persa. Tutte le domeniche mattina durante le mie camminate, il passaggio in cimitero è diventato un appuntamento che aspetto tutta la settimana.
E mentre sto scrivendo ho giurato a me stesso che quest'anno, la mattina di Natale, insieme ai miei figli, voglio andare in cimitero con mio fratello e mio padre, in un giorno che per noi, che siamo cattolici, rappresenta il giorno della nascita e della vita. Così da riunire ancora una volta la mia famiglia. Il mio valore assoluto.

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Questa sua maniera di fare visita ai defunti me l'ha trasmessa. Quando entro in cimitero mi pervade un senso di pace e serenità. So che lì posso parlare e salutare chi mi ha accompagnato per tutta la vita. E i miei occhi non vedono le sbiadite foto di persone defunte ma storie di persone con colori ancora vividi. Persone che vivranno in eterno nel mio cuore.
Adesso sono anni che non andiamo più insieme. Il matrimonio e i figli mi hanno portato in dote nuove abitudini. L'abitudine di una visita in cimitero però, quella no, non l'ho persa. Tutte le domeniche mattina durante le mie camminate, il passaggio in cimitero è diventato un appuntamento che aspetto tutta la settimana.
E mentre sto scrivendo ho giurato a me stesso che quest'anno, la mattina di Natale, insieme ai miei figli, voglio andare in cimitero con mio fratello e mio padre, in un giorno che per noi, che siamo cattolici, rappresenta il giorno della nascita e della vita. Così da riunire ancora una volta la mia famiglia. Il mio valore assoluto.

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E ora quanti altri si sono aggiunti! Molti sono andati all'età giusta, come mia madre. Altri meno, come mio padre. Taluni, come Paolo e Luisa, li ho lasciati con strazio e fatico ancora ad accettarlo. Ma alla fine anche io, piuttosto miscredente, ci vado sereno e quasi impaziente, come se tutti i nostri cari mi stessero aspettando e non volessi far tardi al nostro abituale appuntamento.
Paolo T
Belle parole quelle di Iano e grazie zio per aver completato lo scritto con il racconto di quello che abbiamo vissuto io,la Vini e la Lally con la nonna Icca che ci ha cresciute tutte e tre assieme e che ogni mattina d'estate (quando non c'erano asilo e scuola) ci portava al cimitero.
Tutte le mattine!andavamo a trovare il nonno Rena come se lui fosse lì ad aspettarci e facevamo il giro di tutti i parenti perché lei ci teneva a pulire tutte le tombe e a spiegarci le varie parentele (che noi ovviamente non ascoltavamo perché intente a giocare).Per noi era un appuntamento fisso, avevamo sempre molto da fare:raccogliere petali di fiori rinsecchiti e lumini mezzi vuoti per poi estrarne la cera e creare dei miscugli profumati e soprattutto avevamo la nostra "pizzeria"da aprire tutte le mattine proprio vicino alla tomba del nonno (un gioco che ci siamo inventate giocando su un vialetto di sassolini bianchi).
Ho appreso in età adulta che mio papà si era per anni preoccupato che queste "escursioni"ci potessero "nuocere"essendo cosi piccole...devo dire che per noi è sempre stato invece un momento di serenità che ricordiamo con gioia ancora oggi.
(Continuiamo comunque a far confusione con l'albero genealogico 😬😅)
domenica 8 dicembre 2019
DOMANI VOGLIO SVEGLIARMI... di Massimiliano Riva (MH NO)
DOMANI VOGLIO SVEGLIARMI...
Bellissimo! Grazie Iano!
ps: Riva Massimiliano, l'autore! Con quell'espressione un po' cosi...
Stamattina non mi ero accorto che la sua fotina fosse scomparsa dal blog!
Scusa Iano!
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Domani voglio svegliarmi, attraversare la strada entrare nella latteria della signora Mariuccia. Prendere un litro di latte rosso, quello intero, quello della centrale del latte di Monza. Non quello giallo parzialmente scremato. Sì dai! Quello nella confezione a piramide. Già che ci sono prendo un paio di stringhe di liquirizia. Quanto sarà? 300, 400 lire in tutto? Se non ha il resto mi da un paio di Galatine al latte. Uscendo spero di incrociare la signora Sandra con la sua nuovissima fiat 600 colore grigio topo. Sai che ha l'apertura delle portiere al contrario!
Domani voglio svegliarmi e andare 'dall'Eudilia'. Si dai!! La figlia 'dell'Ernestina'!! Hanno un giornali e tabacchi in via Sant'Albino. Gazzetta e Marlboro per mio padre e Muratti Ambassador per mia madre. Se è già uscito mi prendo anche il Topolino. Se no un pacchetto di figurine dei calciatori. E anche se non potrei, mi prendo un boero. Quello che stacchi da un cilindro pieno di boeri messo sul bancone. Lo scarto. Lo mangio. Guardo il bigliettino all'interno della confezione e se c'è scritto:"hai vinto un boero" me ne danno un altro.
Domani voglio svegliarmi e ritrovare mia madre alle 7:00 del mattino che prepara la colazione. Latte e biscotti con una goccia di caffè fatto con la moka.
Domani voglio svegliarmi e andare a ritirare la spesa di mia mamma al negozio dei Rigamonti. È già lì pronta. ha telefonato e gliel'hanno già preparata. "Di 'alla Piera' o 'alla Lina' se possono segnarla sul libretto." "Ok mamma." Ci vado volentieri dai Rigamonti. Ogni tanto 'la Lina' mi mette in mano una fettina di quella torta alla ricotta che sanno fare solo loro! Fantastica!
Domani voglio svegliarmi e andare con mia mamma da Gerosa. Puoi scegliere tu come comporre il cesto di Natale. Lui, Candido, te lo prepara con i prodotti che preferisci.
Domani voglio svegliarmi e vedere mio padre che carica le valigie sulla Fiat 124. Alcune nel bagagliaio e altre sul portapacchi legate con le cinghie elastiche con gli uncini. È arrivato il giorno delle vacanze. Il viaggio in Liguria sembra un'impresa da coraggiosi. Mio padre ben riposato. Sedile del guidatore ricoperto con un salviettone da spiaggia anti sudore. Thermos di caffè caldo e thermos di acqua e idrolitina. Sacchettini vari con frutta e generi di prima necessità per "l'estenuante" viaggio. Tre ore scarse in tutto, comprese soste varie per i bisogni fisiologici. Che impresa!
Domani voglio svegliarmi e accompagnare mio padre al bar di Marco. Il bar Inter Club. Una puntatina alle 8 di sera. Un bicchiere di acqua e menta. L'odore del fumo di sigaretta e poi di corsa a casa. Alle 20 e 30 è tardissimo.
Domani voglio svegliarmi e litigare di brutto con mio fratello per chi deve detenere il telecomando.
Domani voglio svegliarmi e vedere il mio quartiere rivivere. Gente in giro a piedi. Tanti piccoli negozi aperti con facce amiche dietro i banconi.
Domani voglio svegliarmi e vedere i sacchetti del pane consegnati a domicilio appoggiati ai muretti di cinta delle case. Le biciclette appoggiate ai muri senza catena e lucchetto. Le donne che escono dal panettiere con il sacchetto di rete portato da casa. Il sedano e le carote pesate e avvolte nella carta di giornale. Il prosciutto cotto, crudo e la mortadella avvolti tutti nello stesso pacchetto diviso da fogli di plastica.
Domani voglio svegliarmi e vedere un nebbione da paura. Di quelli che per arrivare alla fermata del 4 in via Ferrucci devi costeggiare il muro per capire quand'è il momento di svoltare a sinistra. E tutto intorno il silenzio assoluto. Niente rumore di automobili.
Solo il silenzio di una vita su misura per me.
Il nostro futuro dipende da noi. Non facciamo morire quello che amiamo.
Domani voglio svegliarmi e andare 'dall'Eudilia'. Si dai!! La figlia 'dell'Ernestina'!! Hanno un giornali e tabacchi in via Sant'Albino. Gazzetta e Marlboro per mio padre e Muratti Ambassador per mia madre. Se è già uscito mi prendo anche il Topolino. Se no un pacchetto di figurine dei calciatori. E anche se non potrei, mi prendo un boero. Quello che stacchi da un cilindro pieno di boeri messo sul bancone. Lo scarto. Lo mangio. Guardo il bigliettino all'interno della confezione e se c'è scritto:"hai vinto un boero" me ne danno un altro.
Domani voglio svegliarmi e ritrovare mia madre alle 7:00 del mattino che prepara la colazione. Latte e biscotti con una goccia di caffè fatto con la moka.
Domani voglio svegliarmi e andare a ritirare la spesa di mia mamma al negozio dei Rigamonti. È già lì pronta. ha telefonato e gliel'hanno già preparata. "Di 'alla Piera' o 'alla Lina' se possono segnarla sul libretto." "Ok mamma." Ci vado volentieri dai Rigamonti. Ogni tanto 'la Lina' mi mette in mano una fettina di quella torta alla ricotta che sanno fare solo loro! Fantastica!
Domani voglio svegliarmi e andare con mia mamma da Gerosa. Puoi scegliere tu come comporre il cesto di Natale. Lui, Candido, te lo prepara con i prodotti che preferisci.
Domani voglio svegliarmi e vedere mio padre che carica le valigie sulla Fiat 124. Alcune nel bagagliaio e altre sul portapacchi legate con le cinghie elastiche con gli uncini. È arrivato il giorno delle vacanze. Il viaggio in Liguria sembra un'impresa da coraggiosi. Mio padre ben riposato. Sedile del guidatore ricoperto con un salviettone da spiaggia anti sudore. Thermos di caffè caldo e thermos di acqua e idrolitina. Sacchettini vari con frutta e generi di prima necessità per "l'estenuante" viaggio. Tre ore scarse in tutto, comprese soste varie per i bisogni fisiologici. Che impresa!
Domani voglio svegliarmi e accompagnare mio padre al bar di Marco. Il bar Inter Club. Una puntatina alle 8 di sera. Un bicchiere di acqua e menta. L'odore del fumo di sigaretta e poi di corsa a casa. Alle 20 e 30 è tardissimo.
Domani voglio svegliarmi e litigare di brutto con mio fratello per chi deve detenere il telecomando.
Domani voglio svegliarmi e vedere il mio quartiere rivivere. Gente in giro a piedi. Tanti piccoli negozi aperti con facce amiche dietro i banconi.
Domani voglio svegliarmi e vedere i sacchetti del pane consegnati a domicilio appoggiati ai muretti di cinta delle case. Le biciclette appoggiate ai muri senza catena e lucchetto. Le donne che escono dal panettiere con il sacchetto di rete portato da casa. Il sedano e le carote pesate e avvolte nella carta di giornale. Il prosciutto cotto, crudo e la mortadella avvolti tutti nello stesso pacchetto diviso da fogli di plastica.
Domani voglio svegliarmi e vedere un nebbione da paura. Di quelli che per arrivare alla fermata del 4 in via Ferrucci devi costeggiare il muro per capire quand'è il momento di svoltare a sinistra. E tutto intorno il silenzio assoluto. Niente rumore di automobili.
Solo il silenzio di una vita su misura per me.
Il nostro futuro dipende da noi. Non facciamo morire quello che amiamo.
...e tu domani cosa desideri al tuo risveglio?

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