sabato 31 ottobre 2015

I FRATELLI E LE SORELLE DI MIO PADRE RENATO TERUZZI

La famiglia di mio padre Renato Teruzzi è stata contrassegnata da molti eventi tristi. Il nonno Antonio era un uomo intelligente, gentile e simpatico. Ma a 17 anni era già ardito della prima guerra mondiale. Erano ragazzi arruolati giovanissimi, buttati in prima linea con la baionetta fra i denti, imbottiti di alcoolici e non solo. Venne preso prigioniero degli austriaci e possiamo immaginare cosa abbia patito in quelle condizioni. Tornato casa fu anche Presidente della Associazione ex combattenti di S. Damiano. Di mestiere era un abile artigiano e costruiva stufe. Aveva una grande passione per la musica e suonava il clarino nella banda. Purtroppo però la sua esperienza giovanile, come in molti reduci aveva lasciato qualche fragilità e la tendenza a soffocare il disagio con l'alcool. Morì piuttosto giovane. Mia madre lo ricordava sempre con affetto e con una certa tenerezza.
La nonna Egidia Brambilla, sua moglie, era stata una ragazza fortunata. Suo padre, Antonio Brambilla era capomastro e ha progettato e costruito due belle case che ancora si possono vedere. Una a S. Damiano all'incrocio fra Via Corridoni e Via della Vittoria ospita ora la "Corte solidale". L'altra è in Via Adda vicino alle bocche del Canale, sul lato per andare verso Milano e a piano terra ospita la " Trattoria di nonna Lavinia". Proprio questa seconda casa è legata ad un episodio che secondo la famiglia ha portato Antonio ad una morte prematura. Il prezzo della casa era stato pattuito prima della guerra mondiale. L'esplosione della guerra fece lievitare enormemente i costi ma il compratore, forte del contratto stipulato non volle riconoscere alcun aumento. Questo comportò un danno economico enorme e alla fine avrebbe portato ad una malattia cardiaca che portò presto Antonio alla morte. Antonio Brambilla era stato un giovane socialista e, con un fratello, fu uno dei 6 fondatori del  Circolo cooperativo di S. Damiano. Probabilmente era coetaneo di mio nonno Riva Paolo che condivideva le sue idee socialiste e lo stimava. Tanto che quando conobbe mio padre Renato (nipote di Antonio Brambilla), nonostante tutti sconsigliassero il matrimonio di Enrica Riva con mio padre, un ragazzo che era stato a lungo in sanatorio, mio nonno Paulìn Riva lo accolse con favore proprio perché assomigliava nell'atteggiamento a suo nonno Antonio Brambilla.
La morte prematura del padre ovviamente cambiò l'esistenza della figlia Egidia, mia nonna.    
   


Eugenia morta neonata

un'altra Eugenia morta neonata

Renato  1926 (mio padre)





























Mario (1929 - 1978) - lO ZIO mARIOE AlO ZIO mARIO 

































Romolo 1930

Remo (gemello) morto neonato






Camilla (cgt. Cremonesi) (12/5/1932 - 29/12/2008 - Cimitero di Monza - campo 67 p.248)








































Aldo 1933





Clementina morta neonata

Livia morta neonata

Remo 1940

Pinuccia 1941

Mariella 1943


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