LUISA GAROFANO, MIA
CUGINA
Nella
giornata di mercoledì 7/3/2018 si sono svolti a Sant’Albino i funerali di
Luisa Garofano, e la chiesa era gremita. Ci ha lasciato la notte del 6
marzo, all'età di 74 anni, a seguito di un intervento chirurgico al cuore non
riuscito. Il 21 giugno 2018 avrebbe compiuto 75 anni. Era la figlia di Amelia
Riva e la cugina (ma quasi una sorella maggiore) di Paolo Teruzzi.
Luisa è nata
a Zogno (Bg) nel giugno del 1943. La sua era una famiglia con radici profonde e
impegnate: il nonno paterno, “Bigio” Garofano, era un "trovatello"
piemontese, di Sovazza, tra lago Maggiore e Lago d’’Orta, diventato un mercante
di successo. Fu anche sindaco di Sovazza. La mamma, Amelia Riva, di
Sant’Albino, era figlia del “Paulin di Riva”, cappellaio che collaborò
all'organizzazione dei primi scioperi a Monza e alla creazione del Circolo
socialista “De Amicis” di S.Albino. Dopo aver perso il padre a undici anni e
aver affrontato la grave malattia della madre (una emorragia cerebrale) è
tornata a Sant’Albino, accudita dalla zia Enrica Riva, che le ha instillato "il
senso del rigore e della rettitudine morale e la passione per gli studi",
e dallo zio Renato Teruzzi, che l'ha avviata all'impegno politico.
Si è diplomata
col massimo dei voti al Liceo classico Zucchi di Monza come migliore
studentessa della città e si è laureata col massimo dei voti in biologia. È
stata immediatamente assunta nell’azienda farmaceutica Farmitalia dove ha
lavorato per tutta la sua carriera professionale. Per lunghi anni è stata ricercatrice
e ha legato il suo nome ad alcune ricerche importanti nel campo della cura
farmacologica. Luisa Garofano ha depositato brevetti per proteggere
le sue invenzioni, inclusi brevetti concessi dall'Ufficio brevetti e marchi
degli Stati Uniti (USPTO). Tra questi figurano:
- Anthracycline glycosides (Numero di brevetto: 6187758),
depositato il 27 agosto 1999 e concesso il 13 febbraio 2001, assegnato a
Pharmacia & Upjohn S.p.A..
- Isolation and characterisation
of genes resistant to anthracycline antibiotics (Numero di brevetto: 5665564),
depositato il 9 agosto 1993 e concesso il 9 settembre 1997, assegnato a
Pharmacia & Upjohn S.p.A..
- Synergistic composition
comprising a fibroblast growth factor and a sulfated polysaccharide, for
use as antiviral agent (Numero di brevetto: 5288704), depositato il 31 gennaio 1992 e
concesso il 22 febbraio 1994, assegnato a Farmitalia Carlo Erba S.R.L..
Negli ultimi
anni della sua carriera in un’ azienda ormai in crisi, "accettò per senso
di responsabilità di svolgere un ruolo dirigenziale impegnandosi a costruire in
accordo coi sindacati dei percorsi di “uscita” meno traumatici possibile per il
personale".
Luisa si è
calata nell'impegno politico e civile "sempre per senso del dovere e
senza ambizioni personali". È stata segretaria della Democrazia
Cristiana del quartiere S. Albino e ha portato il suo contributo in Parrocchia
con "impegno rigoroso e mai superficiale", collaborando
all'amministrazione dei beni parrocchiali e facendo parte del Consiglio
Pastorale. Per molti anni si è spesa nella gestione della Cooperativa
Cattolica, un'istituzione centenaria con finalità di solidarietà sociale.
Si è battuta affinché la vendita dei beni della Cooperativa non fosse una mera
operazione economica, riuscendo a far sì che la Cooperativa venisse rilevata
dalla Onlus il Brugo, che si occupa di disabilità, realizzando strutture
abitative per il “dopo di noi”. Ha anche partecipato alla Consulta di
quartiere, portando il suo "contributo critico, a volte la sua vis
polemica, ma anche il cuore, la passione civica e sociale, la capacità alla
fine di trovare una mediazione". Ha "elargito tempo e denaro
nell’assistenza e nell’aiuto di tanti cui si è accostata sempre con rispetto,
alla pari, solo per il senso del dovere che è stato la cifra della sua
esistenza".
Le
condoglianze giungono dai parenti della Svizzera e del Canada. I suoi nipoti la
ricordano come "zia Lulù", "più di una zia per tutti
noi", "un pilastro della nostra famiglia e un punto di riferimento;
forte e decisa ma anche sempre disponibile ed attenta con noi, con tutti... una
figura come non ne esistono più". Ha lasciato "dei fili che
ognuno di noi può raccogliere e continuare a tessere per il bene di ciascuno e
della nostra comunità: la fede, la sete di giustizia, il senso di
responsabilità e impegno nei confronti della famiglia e della società intera,
la solidarietà e l’attenzione ai più svantaggiati, il rigore ma anche la
capacità di mediare e soprattutto la rettitudine morale".