Ecco in calce il bell'articolo dedicato a Max e Teo e alla loro eroica "resistenza" sul mercato sempre più complesso del commercio.
Un caro saluto a Mario, erede di Giuseppe, odierno inossidabile patriarca dei Riva..
Alcune note a margine per ricordare.
Credo che in realtà l'attività dei Riva iniziò parecchio prima del 1919. Infatti durante la prima guerra mondiale, mentre tutti i Riva maschi erano in guerra, mia nonna Bertani Virginia (1886), in quanto nuora più anziana funse da "regiura" e oltre a gestire famiglie e negozio dovette supervisionare la costruzione della grande casa dei Riva, il che fa pensare che già da anni vi fosse un lavoro proficuo ed entrate sufficienti per una impresa così costosa.
In realtà poi i Riva gestirono tutti in comune il negozio fino al tardo dopoguerra. Tutti si impegnarono anche come "mercanti" di "giro". "Facevano il giro" prima coi carri a cavalli e poi con dei camion a Cologno, Concorezzo, Vimercate, Sesto San Giovanni ecc. raggiungendo davvero i clienti al loro domicilio.
Si separarono quando si impegnarono anche i figli dei figli.
Voglio ricordare:
- Riva Demetrio (1889) che fu, per quanto diceva mia madre l'iniziatore dell'impresa girando ancora bambino con una cesta di "strinc e bindèi" e che fu anche promotore di riffe a premi nelle osterie. Da lui discese l'attività del figlio Marco e poi del nipote Giorgio.
- Riva Guido (1877) , il più anziano dei fratelli Riva, iniziò prestissimo a fare il muratore e passò tutta la gioventù, piuttosto avventurosa e politicamente impegnata, a Parigi e poi a Zurigo. Fu il solo a non occuparsi di tessuti.
- Riva Paolo (1879), mio nonno. Dopo essere stato giovanissimo muratore divenne cappellaio, ma licenziato per aver organizzato i primi scioperi socialisti a Monza diede vita coi fratelli e con la sorella Chiarina Riva all'attività di "mercante" (come si diceva in casa). Da lui discesero i negozi dei figli Riva Emilio (a Monza Regina Pacis e a Sesto San Giovanni) e Riva Amelia (a Zogno, Val Brembana).
- Riva Giuseppe (1892), nonno di Max e Teo. Tra le altre cose meccanico di fiducia della famiglia.
- Riva Chiarina (1886), sempre impegnata coi fratelli e nella cura dei nipoti.
Il cittadino 10/1/2019 |
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