lunedì 7 dicembre 2015

LALLY IN CANADA DAI NOSTRI CUGINI (MH OK)

da Henry Peyer:

My cousin Lovely Teruzzi visiting Canada at my sister today

























Toronto











domenica 6 dicembre 2015

NON SOLO IMMAGINETTE (MH X)

Portate pazienza. Dopo la morte della mia mamma ho scannerizzato un sacco di immaginette che lei teneva con cura. Appena possibile metterò nel blog anche immagini meno funebri. Anzi chiedo a tutti di scannerizzare e inviarmi foto, note, materiali.

Ciao

Paolo

sabato 31 ottobre 2015

QUANDO UN VECCHIO MUORE BRUCIA UNA BIBLIOTECA


In questa lettera di Suor Gloria a mia madre ritrovo il senso del lavoro che sto facendo. In modo un po' caotico e frettoloso sto cercando comunque di fermare un po' della nostra memoria prima che sia tardi. Già oggi mi ritrovo quotidianamente a rimpiangere di non aver dedicato sufficiente tempo ed attenzione ai racconti di mia madre.
Come dicono gli africani quando un vecchio muore brucia una biblioteca...


E poi vorrei testimoniare ai nostri parenti più giovani che ormai vivono in un contesto del tutto diverso il senso di un legame così forte che informava le vite di tutti i nostri vecchi. In fondo, come ben mi ha insegnato l'adozione, si è famiglia non solo e non tanto per un legame di sangue, ma soprattutto se lo si desidera, se si ama entrare in una relazione ricca e si gode del piacere di condividere la propria esistenza con gli altri. Proprio in questi giorni ho sentito parlare di una ricerca intitolata "Affetti da adozione". Essa indica che l'adozione ha contribuito a produrre un nuovo e più aperto modello di famiglia, prodromo di una convivenza umana migliore. I nostri vecchi lo sapevano già, tanto che tra i miei "parenti" più affettuosi ci sono stati "quelli di Castano". Il legame d'origine era stato semplicemente l'invio a balia presso questa famiglia di Castano del cugino di mia madre Terenzio (di Busto Arsizio). Così per me i parenti di Busto (da dove veniva mia nonna Virginia) o quelli di Zogno (dove si era sposata la sorella di mia madre) sono figure presenti ed amate. Oggi il modello familiare è cambiato ma se lo si desidera possiamo riannodarci alle nostre radici comuni che sono fatte di sangue, di genetica, di tracce profonde impresse nei secoli nel nostro DNA ma soprattutto di valori e di insegnamenti che abbiamo il dovere di trasmettere.













































I FRATELLI E LE SORELLE DI MIO PADRE RENATO TERUZZI

La famiglia di mio padre Renato Teruzzi è stata contrassegnata da molti eventi tristi. Il nonno Antonio era un uomo intelligente, gentile e simpatico. Ma a 17 anni era già ardito della prima guerra mondiale. Erano ragazzi arruolati giovanissimi, buttati in prima linea con la baionetta fra i denti, imbottiti di alcoolici e non solo. Venne preso prigioniero degli austriaci e possiamo immaginare cosa abbia patito in quelle condizioni. Tornato casa fu anche Presidente della Associazione ex combattenti di S. Damiano. Di mestiere era un abile artigiano e costruiva stufe. Aveva una grande passione per la musica e suonava il clarino nella banda. Purtroppo però la sua esperienza giovanile, come in molti reduci aveva lasciato qualche fragilità e la tendenza a soffocare il disagio con l'alcool. Morì piuttosto giovane. Mia madre lo ricordava sempre con affetto e con una certa tenerezza.
La nonna Egidia Brambilla, sua moglie, era stata una ragazza fortunata. Suo padre, Antonio Brambilla era capomastro e ha progettato e costruito due belle case che ancora si possono vedere. Una a S. Damiano all'incrocio fra Via Corridoni e Via della Vittoria ospita ora la "Corte solidale". L'altra è in Via Adda vicino alle bocche del Canale, sul lato per andare verso Milano e a piano terra ospita la " Trattoria di nonna Lavinia". Proprio questa seconda casa è legata ad un episodio che secondo la famiglia ha portato Antonio ad una morte prematura. Il prezzo della casa era stato pattuito prima della guerra mondiale. L'esplosione della guerra fece lievitare enormemente i costi ma il compratore, forte del contratto stipulato non volle riconoscere alcun aumento. Questo comportò un danno economico enorme e alla fine avrebbe portato ad una malattia cardiaca che portò presto Antonio alla morte. Antonio Brambilla era stato un giovane socialista e, con un fratello, fu uno dei 6 fondatori del  Circolo cooperativo di S. Damiano. Probabilmente era coetaneo di mio nonno Riva Paolo che condivideva le sue idee socialiste e lo stimava. Tanto che quando conobbe mio padre Renato (nipote di Antonio Brambilla), nonostante tutti sconsigliassero il matrimonio di Enrica Riva con mio padre, un ragazzo che era stato a lungo in sanatorio, mio nonno Paulìn Riva lo accolse con favore proprio perché assomigliava nell'atteggiamento a suo nonno Antonio Brambilla.
La morte prematura del padre ovviamente cambiò l'esistenza della figlia Egidia, mia nonna.    
   


Eugenia morta neonata

un'altra Eugenia morta neonata

Renato  1926 (mio padre)





























Mario (1929 - 1978) - lO ZIO mARIOE AlO ZIO mARIO 

































Romolo 1930

Remo (gemello) morto neonato






Camilla (cgt. Cremonesi) (12/5/1932 - 29/12/2008 - Cimitero di Monza - campo 67 p.248)








































Aldo 1933





Clementina morta neonata

Livia morta neonata

Remo 1940

Pinuccia 1941

Mariella 1943


venerdì 30 ottobre 2015

RIVA PINA

Riva Giuseppina  (Pina) era figlia di Riccardo, fratello del mio bisnonno  Davide.  






































Coniugata Barlassina fu la mamma di Ginetta (qui nella foto grande)


Ginetta col suo amato Gianni (e un suo ringraziamento autografo a mia madre Enrica)

RIVA ROSA

MI RICORDO DISTINTAMENTE CHE LA CHIAMAVANO ANCHE ROSA "DI  FOI" (IL SOPRANNOME DEI NOSTRI RIVA) 

RIVA PIETRO (PIERIN)
































Era figlio di Riva Giovanni e nipote di Riva Riccardo, fratello del mio bisnonno Davide. So che giocava a rugby ed era un tipo "tosto". Giovanissimo partigiano venne ferito in una azione verso Carugate. Lui ed altri, compreso mio padre, dovevano impegnare coi loro "fucilini" una colonna di tedeschi in ritirata sull'autostrada. Ad un certo punto una sventagliata di mitra lo colpì al ginocchio. Lui lì per lì non si rese conto dell'accaduto e disse a mio padre:"Renato perché ta mè tirà un sass?".I compagni lo soccorsero e nascosero in un armadio in una cascina vicina. Ma i tedeschi seguendo la scia di sangue lo scoprirono. Lo portarono in Ospedale a Monza per poi trasferirlo in Germania. In Ospedale era piantonato ma grazie all'aiuto di una suora, approfittando della breve pausa in cui la guardia si rifocillava i compagni riuscirono ad entrare in ospedale con un furgone e a caricare il ferito per poi dileguarsi rapidamente.

RIVA IOLE

Riva Iole era figlia di Riva Riccardo, fratello del mio bisnonno Davide. Carlin era suo figlio mentre Maria era la cognata "angelina" amica della mia nonna Virginia Bertani (mi pare la chiamassero Mièt)


I CUGINI NAVA






































GIUSEPPE, LUIGI E GIUSEPPINA (PINETA) NAVA SONO FIGLI DI AMBROGIO NAVA, FIGLIO A SUA VOLTA DI LUISINA RIVA, SORELLA DEL MIO BISNONNO DAVIDE

giovedì 29 ottobre 2015

Dalle carte di mia madre non solo immaginette funerarie

Dopo la morte di mia madre sto frugando pian piano fra le sue carte. Alla fine ho deciso di scannerizzare almeno le foto dei parenti che lei conservava gelosamente e corredava di note e memorie. Le altre, quasi un intero paese, penso le affiderò al Sangalli o a Edoardo Fossati perchè sono comunque un patrimonio di visi e date da non perdere. Intanto il blog comincia ad assomigliare ad un piccolo cimitero. Ma col tempo spero di corredare le foto di ricordi. Di alcuni potrei già scrivere pagine e pagine. Di altri, per ora, quasi nulla. Ma già ora da quelle scarne notizie escono proprompenti storie come quelle della piccola bisnonna Mariet che a sei anni lavorava in filanda o quella dello zio Guido che a 10 anni viene messo sul treno per Parigi. O storie dolorose come quelle dei tanti "morticini", spesso senza nome, che sono stati i fratellini dei nostri bisnonni e nonni. Quella del piccolo Davide, fratellino di mia madre morto prematuramente; quella di Marco la cui mamma morì di parto; di Riva Enea, morto in Grecia durante la seconda guerra mondiale o di Vertemati Luigi, morto e sepolto a Trieste durante la prima guerra mondiale. Un bagaglio di vicende umane che i miei mi hanno tramandato con rispetto e che al di là del legame di sangue fanno la sostanza di una visione della vita, e della morte, che è forse il lascito più solido che "i nostri vecchi Riva" ci hanno trasmesso. Una vita semplice, scarna, fatta di lavoro  e sacrifici ma anche di capacità di accettare quanto viene, di curiosità, voglia di imparare, senso della dignità e del rispetto per gli altri e per sé stessi.

Giovanna Riva, sorella del mio bisnonno Davide






































e suo figlio Enrico Della Torre




NAVA ADELE, FIGLIA DI RIVA LUISINA

LA SUA MAMMA ERA  RIVA LUISINA, SORELLA DI RIVA DAVIDE, MIO BISNONNO

RIVA ENEA




MARIA RIVA, CUGINA DI NONNO PAOLO


MARIA RIVA ERA CUGINA DEL MIO NONNO PAOLO, IN QUANTO FIGLIA DI RIVA ANGELO (ANGIULIN), FRATELLO DEL BISNONNO RIVA DAVIDE



EMILIO RIVA

Emilio Riva  21/12/1914 - 14/5/1992  fratello di mia madre Enrica

AMELIA RIVA

Amelia Riva Garofano (1910-1980) - sorella della mia mamma Enrica. Occhi blu. Appena riesco ho un mare di ricordi da scrivere. Sotto il marito Severino e i cognati, due persone meravigliose.









































Gianni Lazzaroni 21/1/1907 - 13/10/1997
















mercoledì 28 ottobre 2015

23/8/1978 LETTERA DI ANNA RIVA PEYER DA ZURIGO

Una lettera per comunicare la morte della sorella Rosa e la fiducia nei cugini per la divisione delle propietà dei Riva.
Anna Riva era la figlia di Guido Riva, fratello di mio nonno Paolo






































Anna riva Peyer coi suoi figli


























ps: la fiducia di Anna nei cugini era tale che fra i documenti ho trovato anche una carta in bianco prefirmata!





ZIA CHIARINA RIVA

MIA MADRE ENRICA RIVA, IO (PAOLO TERUZZI) A 1 MESE MA SOPRATTUTTO ZIA CHIARINA RIVA ,SORELLA DEI NONNI PAOLO, GUIDO, DEMETRIO, GIUSEPPE. SIAMO A CEDERNA DI FRONTE AL NEGOZIO DI ZIA IRENE RIVA

I CUGINI DI BUSTO ARSIZIO

Zogno (Bg) gennaio 1955 - da sin Davide e Stefano De Bernardi, figli di Augusta Guidali. Poi Carluccio Guidali (il più grande che ci tiene in braccio) e io (Paolo Teruzzi). Dietro a sin. Maria Teresa Guidali e Luisa Garofano. Siamo tutti nipoti di Virginia Bertani, mia nonna "bustocca"



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Augusta Guidali (23/4/1926 - 15/7/1998)



















































Carluccio Guidali (15/2/1938 - 21/5/2000)



SALUTI DA RONCOBELLO

dietro, più grande c'è Luisa Garofano (figlia di Amelia Riva). Davanti Paolo Teruzzi (figlio di Enrica Riva) e Maria Luisa ("Titti") Riva, figlia di Marco. Luglio 1954

I "libretti" della spesa

Probabilmente quello sopra era il "libretto" del "prestiné" dei Riva. l?altro era della Cooperativa cattolica.
In  realtà per molti anni nel negozio dei Riva si vendettero anche articoli vari compresi quelli di cartoleria.  

Strumenti donati per il rinascente Corpo musicale di San Damiano e Sant'Albino

nel 1977 (mi pare) mio padre Renato Teruzzi si adoperò per ottenere dalla grande azienda siderurgica A.F.L. Falck di Sesto S. Giovanni il dono di un bel numero di strumenti e di un grande palco smontabile (montato su un carro). Questa donazione consentì la ricostituzione, dopo più di 30 anni, del Corpo musicale di S.Damiano e S. Albino  che oggi è uno degli migliori organici in circolazione!

LETTERA DI DINA A MARCO (IN RUSSIA)


lettera di Dina (Eudilia) Riva al cugino Marco Riva, militare in Russia (evidentemente prima della sua caduta in prigionia)

FRUGANDO FRA LE CARTE DELLA MAMMA

frugando fra le cose di mia madre abbiamo trovato un cartoncino grande con la scritta che vedete. Anche l'epitaffio a sinistra è stato tratto da un manoscritto della mamma
(Erica Riva e Renato Teruzzi)



RIVA: REGALI INTELLIGENTI


regalo per il Natale 1935 - dai fratelli grandi Emilio (20 anni) e Amelia (25 anni) alla sorellina Enrica (9 anni)

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regalo di mia nonna Virginia Bertani, vedova di Riva Paolo, alla mia mamma e sua figlia Enrica Riva, ormai diplomata maestra, per il suo 19° compleanno











domenica 18 ottobre 2015

E' NATO GIACOMO!

Con colpevole ritardo porgiamo le nostre felicitazioni a mamma Chiara (Riva), a papà Gabriele (Erba) e alla sorellina Giulia. Per fortuna ci sono le nuove generazioni!

domenica 16 agosto 2015

Paolone, nonno brianzolo con origini celtiche e discendenze di tutti i colori



Ripropongo un vecchio articolo. Ebbene sì! Nonno Paolone sono io! Intanto i miei bellissimi nipotini italo-indiani sono 2 (Suryen, maschietto di 6 anni e Nami, femmina di 2 anni). Mia nipote Iris si è trasferita con Roger a Cuba. La mia mamma, nonna Icca, se n'è andata il 17/7/2015. Solo negli ultimi tempi, poco lucida ha avuto qualche problema col colore delle nipoti come racconta divertita la Lally:"Nell'ultimo mese la nonna ci ha fatto anche un po' ridere perché spesso mi scambiava per la pimpi (il suo cane). Io allora dovevo sempre ricordarle che ero la Lally perché portavo gli occhiali e lei regolarmente rispondeva :"ah già, ma siete scure tutte e due!". Che "pittoresca" compagnia! - leggi l'articolo qui:

 http://lacittanuova.milano.corriere.it/2013/01/08/paolone-nonno-brianzolo-con-origini-celtiche-e-discendenze-di-tutti-i-colori/#more-3316


foto di gruppo per la partenza di Roger e Iris per Cuba. Manco io, schizzato al lavoro e il mio nipotino Suryen, troppo impegnato a giocare

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STATISTICHE